La sfida di negozi e punti vendita per una migliore autonomia delle persone disabili

I partecipanti alla conferenza stampa sul progetto

Parte il progetto pilota della Società della Salute e Federsanità-Anci Toscana. Sinergia con le famiglie e le associazioni locali

Un progetto pilota che si concretizzerà fin da subito in azioni volte a migliorare la fruibilità dei servizi aperti al pubblico da parte di persone con disabilità. Come, per esempio, la possibilità di fare la spesa o di mangiare o di usufruire di un qualsiasi altro tipo di negozio per un acquisto. Tutte attività che una persona disabile deve poter svolgere in autonomia. Con questa finalità la Società della Salute fiorentina nord ovest promuove una manifestazione d’interesse rivolta a tutte le realtà già attive sul territorio che possono portare conoscenze specifiche, utili a rappresentate a cittadini ed esercenti le difficoltà che un disabile sperimenta quando vuole svolgere in autonomia attività quotidiane. Il coinvolgimento nel progetto quindi non sarà solo di imprese, enti, associazioni, scuole e liberi professionisti ma anche delle stesse persone con disabilità e dei loro familiari.

Insieme al Comitato di Partecipazione Zonale e alla Consulta del Terzo Settore, la Società della Salute intende favorire la partecipazione del tessuto associativo territoriale. Il coordinamento del progetto è a cura di Federsanità - Anci Toscana con il supporto tecnico di Sociolab e nasce nell’ambito di Cantieri della Salute che accompagna i Comitati nel percorso di coinvolgimento delle comunità locali.

Il progetto parte nella zona fiorentina nord ovest dove nei mesi scorsi i territori (comune di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vaglia) hanno già portato all’attenzione delle comunità temi legati alla disabilità e dove i primi interlocutori saranno proprio gli stessi esercenti con alcuni dei quali sono già in corso i contatti. In concreto, a chi si candida a entrare a far parte del gruppo per dare attuazione al progetto, sarà chiesto di collaborare con gli esercenti locali per realizzare interventi migliorativi della fruibilità dei servizi pubblici. Potranno essere oggetto di attenzione e di nuova valutazione, per esempio, la posizione della merce sugli scaffali ma anche la regolazione delle luci e dei suoni all’interno del locale pubblico.

Il contributo che potrà arrivare dal gruppo di lavoro allo sviluppo di questa iniziativa, dovrà avere come primo risultato l’elaborazione di alcune Linee Guida. Indicazioni utili, cioè, per gli esercenti che vorranno adeguarsi per migliorare l’autonomia delle persone disabili che entrano all’interno del loro negozio per un acquisto o del loro bar o ristorante per mangiare.

Subito dopo la chiusura della manifestazione d’interesse, il primo obiettivo a cui lavorare entro i successivi due o tre mesi, sarà accompagnare le persone con disabilità a fare la spesa e, in collaborazione con gli esercenti, costruire il percorso per rendere più fruibili i servizi pubblici.

Il progetto segue l’attuazione di un percorso di progettazione partecipata che nei mesi scorsi è stato realizzato da Cantieri della Salute in collaborazione con la Società della Salute, in questo dando piena realizzazione al modello di partecipazione già introdotto dalla L.R. 75/2017, e promuovendo nei territori lo sviluppo e il consolidamento di forme di welfare di comunità basato su collaborazioni virtuose tra cittadinanza e servizi pubblici.  

Associazioni, comitati e gruppi informali attivi sul territorio i cui obiettivi e attività erano vicini e affini ai temi della tutela della salute dei cittadini, hanno preso parte a quattro laboratori. In fase di partecipazione è emersa un’esigenza che è la sfida a cui lavorare fin dai prossimi mesi: rendere fruibili in piena autonomia i servizi che sono accessibili anche a chi ha problemi di disabilità - locali di ristorazione, cinema e teatri, oltre a supermercati e punti vendita - senza bisogno del tramite di un accompagnatore. Questo non solo per questioni di logistica ma anche per quanto riguarda la libertà di scelta, per esempio, di un capo di abbigliamento. Scelta che per un disabile può essere condizionata quando non addirittura preclusa da uno scaffale troppo alto. 

Oltre a competenze, esperienza e capacità, importante sarà il contributo che potrà arrivare dal gruppo di lavoro, in particolare dalle Associazioni, anche per la parte relativa ai mezzi di trasporto: la disponibilità di tempo e mezzi per accompagnare le persone disabili fino al punto vendita, permettendo loro di uscire di casa, sarà l’ulteriore prova della sinergia che uno straordinario tessuto associativo avrà saputo creare. 

 

Data Ultima Modifica:
25 Febbraio 2023